Discusión:Giuseppe Garibaldi

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Sin duda Garibaldi es un personaje atractivo, sin duda muy atractivo. Su vida fue novelesca. Basta leer su "memorias" para sorprenderse. Creo incluso que su vida fue novelada por Alejandro Dumas y que se realizo en Brasil una muy exitosa telecomedia a partir sus datos biograficos. Pero se puede discutir su perfil. Podemos considerarlo un aventurero, quiza irresponsable, un oportunista, un guerrero, un romantico, un anarquista y pero ,sobre todo para paises como el Uruguay donde tuvo un papel importante en las luchas por la independencia un vil mercenario.

  • Ver de Gonzalo Abella : Una Historia Diferente del Uruguay.

jaimegarcia@adinet.com.uy

Desconocimiento ó mala fe[editar]

Como dijo el amigo de arriba, acá en Uruguay a Garibaldi se lo recuerda como un héroe, siendo el Primer Jefe de las fuerzas navales de la República que actuara contra la flota de la Confederación del Almirante Brown.

es Jose Garibaldi o Giuseppe Garibaldi ?

es verdad, garibaldi es un héroe tanto en argentina como en italia. La masonería lo envió a sicilia y conquisto un reino próspero, las Dos Sicilias y trajo su llama de libertad a todo el sur. Y como bien dijiste en América también fue un heroe, fue un incansable luchador por la libertad y un guerrero sin par. Hay que revisar muy bien este artículo. Es Giuseppe porque es italiano. Pero se le puede decir José porque es la lengua que hablamos. Napoli Azzurro 19:17 29 oct 2007 (CET)

Giuseppe no conoce la bomba batista[editar]

Alguien ha colado no se qué de la bomba batista contra hitler, sería todo un detalle que alguien que entienda del tema cambie eso...

Niza no fué cedida a España, sino a Francia en 1860[editar]

"habiendo sido Niza cedida a España en 1860" Creo que es un error. En 1860 se cedió Niza a Francia mediante el Tratado de Turín. Parece un error de nombres; ¿Lo cambio o espero a ver si algún entendido dice algo?

El artículo está manipulado[editar]

Por favor, que alguien corrija el artículo. Está lleno de barbaridades añadidas por gamberros. Cuidado con estas cosas, que ponen en peligro el "prestigio" de la Wikipedia. Y ojo con los indeseables.


Necesito ayuda[editar]

Soy nuevo en esto y me gustaría saber cómo hacer para agregar una imagen a la sección de "monumentos de Garibaldi por el mundo"; soy de Salto- Uruguay y creo aqui, por lo que he visto de los demás homenajes, tenemos el monumento de mayor tamaño a Garibaldi... Saludos. jnyalexand244@hotmail.com. Gracias.Nosonmolinos (discusión) 21:20 20 feb 2008 (UTC)[responder]

carlo catania-napoli [modifica][editar]

La storiografia risorgimentale, espressione della minoranza ideologica che unificò l’Italia, ha creato il mito di Garibaldi che, finalmente purgato dalle sue falsità storiche, può riproporsi oggi in chiave critica.

Pur se ancora parlare male di Garibaldi appare sempre politicamente scorretto, alla luce delle vicende del Paese e specialmente del sottosviluppo economico e della subalternità culturale del mezzogiorno, i tanti nodi non sciolti dell’unificazione e la discussione sulla figura di Garibaldi, che di.quella unificazione fu strumento principale, non appare blasfema.

Certo da molte parti ci vengono lezioni di storia, come da Cefalù, paese che ha dato il via ufficiale ai festeggiamenti per celebrare la nascita di quell' “eroe" osannato in Italia dai pennivendoli di regime mentre all'estero viene ritenuto ladro e non eroe, privo poi dell'orecchio sinistro, menomazione spacciata per una ferita di guerra mentre invece si trattò della pena comminatagli per abigeato e traffico di schiavi, massone e arrogante anticlericale, mercenario, trafficante di schiavi, "l'eroe dei due mondi" praticava questi e altri crimini in giro per l'Europa e l'America del Sud, al soldo dell'autoproclamata "Republica do Rio Grande do Sul", una repubblica delle banane, diventata un centro di corruzione e violenza.

Ricordare poi che la spedizione dei Mille venne finanziata con i soldi della massoneria inglese che servirono a corrompere generali, funzionari e ministri borbonici, molti dei quali "confratelli di loggia" e deprecare i fatti di Bronte, l'eccidio del garibaldino Bixio, compiuto su inermi contandini perchè avevano osato usurpare le terre concesse dai Borboni agli inglesi, diventa vieppiù necessario per riaffermare la verità della storia.

Adesso è chiaro che il socialismo, l'uguaglianza e la libertà proclamati dal nizzardo erano solo pretesti per colpire il potere della chiesa, scardinare le monarchie cattoliche per asservirle ad uno stato laico e mettere così le mani sui nuovi mercati, sulle loro immense ricchezze, sulle loro ricche industrie, sui loro demani pubblici, sui beni ecclesiastici, sulle riserve auree del Regno delle Due Sicilie, sulle banche .

Ma non si deve celebrare solamente l'eroe dei due mondi ma anche e soprattutto le sue bande di mercenari che sotto la protezione delle navi britanniche riuscirono a conquistare la Sicilia, ad eccezione di Milazzo, non con il valor militare, ma con gli inganni e la corruzione dei generali borbonici, le esecuzioni di massa, come a Bronte, la brutale ferocia assassina, le esposizioni di cadaveri e le fosse comuni. e a depredarla con gli espropri delle riserve auree siciliane, i saccheggi, le devastazioni, gli stupri, le persecuzioni, che avverranno contestualmente alla "spedizione" delle giacchette rosse, prodromi dell'arrivo della mafia.

E di certo non si parlerà della conquista sabauda della Sicilia che la sprofondò nella miseria, aggravata dall'introduzione della lunghissima coscrizione obbligatoria per sottrarsi alla quale i braccianti, ribattezzati con spregio "briganti", si davano alla macchia consegnando alle violenze e alla morte per mano italiana i propri famigliari.

Né si parlerà del plebiscito-farsa, cui vennero chiamati a votare, con la minaccia delle armi, più elettori dei cittadini dello stesso Stato Piemontese, ma nel rispetto della verità storica scritta da penne non siciliane, si continuerà a propinare alla gente la leggenda di un mercenario e le gesta di un casato di avventurieri e poveri uomini .

In questa mobilitazione pseudoculturale e propagandistica in corso per la ricorrenza del bicentenario della nascita del falso mito garibaldi vorremmo ricordare che già da qualche anno sono state definitivamente staccate dalla piazza principale di Castelvetrano (TP) le targhe toponomastiche intestate a Garibaldi e sostituite da quelle inneggianti al primo principe della città (secondo titolo del Regno) don Carlo Tagliavia e Aragona duca di Terranova, marchese di Avola, conte del Borgetto e di Pietra Belice, il "Magnus Siculus", presidente del Regno di Sicilia, viceré di Catalogna, governatore di Milano (come tale ricordato dal Manzone ne "I promessi sposi" artefice della politica siciliana nella seconda metà del '500).

Ricordiamo che esiste da qualche anno a Castelvetrano una via delle Due Sicilie. Su iniziativa del dott. Francesco Saverio Calcara è sparita anche "Villa Garibaldi" sostituita da "Villa Falcone e Borsellino".

Il Consiglio Comunale aveva respinto una mozione dei DS tesa a ripristinare la vecchia intestazione della piazza a Garibaldi.

Nella medesima piazza è stata predisposta una targa celebrativa di marmo che così recita: A Carlo Tagliavia e Aragona - Magnus Siculus - Primo principe di Castelvetrano, Presidente del Regno di Sicilia, Viceré di Catalogna, Governatore di Milano - Antepose al bene pubblico ogni privato interesse - Predilesse la sua città con opere pubbliche, iniziative sociale, splendidi monumenti. Xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx CREO FUNDAMENTAL QUE ALGUIEN QUE COMPRENDA BIEN EL ITALIANO TRADUZCA ESTE APORTE XXXXXXXXXXXXXXXXXXX jaimegarcia@adinet.com.uy

Sobre Niza y Otros[editar]

1. La ciudad de Niza, en el año de 1806, era parte del Primer Imperio Francés, y capital del departamento de Alpes Marítimos. En 1814 con la derrota de Napoleón Bonaparte la ciudad, retornó al Reino de Cerdeña (Reino de Piamonte). Después en 1860 fue cedida a Francia con la oposición de Garibaldi. Esta información puede ser corroborada en el artículo de Garibaldi de la Wikipedia en Inglés. Por lo cual no se puede decir que Garibaldi nació en Italia.

2. Después no se puede decir que Garibaldi murió en la República de Italia, porque en 1882, era el Reino de Italia.

José Ignacio Cabrejos (discusión)

Monumentos en el mundo[editar]

Hola a todos en una tarea de mi hijo en la escuela se decía que tenía que decir dónde estaba una estatua de él en la ciudad de Bahía Blanca solo aqui hay monumentos de el pero ninguno en Bahía Blanca, Por favor si alguien lo sabe envíenme un correo electrónico a la siguiente dirección: yo_123_456_789_yo@hotmail.com Muchas gracias y disculpen las molestias

Sobre la equivocada aseveración de que Rivera representaba al gobierno constitucional, importante ya que es a este al que apoya Garibaldi[editar]

“En 1841 pasó a Uruguay, donde tenía lugar la guerra entre Manuel Oribe, apoyado por el gobierno de Buenos Aires de Juan Manuel de Rosas, y el gobierno constitucional presidido por Fructuoso Rivera ” dice este articulo; mientras q en otro articulo de Wikipedia ( http://es.wikipedia.org/wiki/Guerra_Grande )sobre la guerra grande dice: La caída de Oribe y la llegada al poder de Rivera Rivera se alzó en armas en Durazno................... Lo que si es exacto, ya que Oribe era el presidente y Rivera quien se alzo en armas, mas adelante habla de las: Las dos “legalidades” La lucha en el Uruguay, de blancos contra colorados, centrada en la pretensión de Manuel Oribe de ser reconocido como presidente legal del país por haber sido derrocado por un levantamiento situado al margen de toda la legalidad. Dos “legalidades” (ambas igualmente ilegales de acuerdo con el texto constitucional) se enfrentaron: la del gobierno de Manuel Oribe, ejercido sobre todo el país menos Montevideo desde el llamado gobierno del Cerrito, y la del llamado gobierno de la Defensa, encerrado en los muros de la capital, que consideraba a Oribe dimitido en 1838 y juzgaba legal la elección de Rivera como tercer presidente constitucional de 1839 y ajustada al derecho su sucesión en el gobierno encabezado por Joaquín Suárez. Exacto. Esto si bien es cierto se refiere al periodo posterior generado por el levantamiento de Rivera Zidarta (discusión) 02:03 7 jul 2010 (UTC)zidarta[responder]


El papel de mercenario al mejor postor no puede ser negado y los momunmentos no diucen más que fue apreciada posterioriormente su labor por los patrones a los que sirvió. Palabras como "héroe" las quitaría totalmente, una figura controvertida como pocas

Enlaces externos modificados[editar]

Hola,

Acabo de modificar 1 enlaces externos en Giuseppe Garibaldi. Por favor tomaos un momento para revisar mi edición. Si tenéis alguna pregunta o necesitáis que el bot ignore los enlaces o toda la página en su conjunto, por favor visitad esta simple guía para ver información adicional. He realizado los siguientes cambios:

Por favor acudid a la guía anteriormente enlazada para más información sobre cómo corregir los errores que el bot pueda cometer.

Saludos.—InternetArchiveBot (Reportar un error) 02:18 17 nov 2018 (UTC)[responder]

Garibaldi no fue un mercenario[editar]

Garibaldi no fue un mercenario. Por favor, corrijan esa barbaridad. Gracias --190.17.32.119 (discusión) 23:47 3 jun 2021 (UTC)Jorge Aulicino[responder]

"en América fue esclavista, pirata y ladrón de caballos"[editar]

Disculpe si escribo mal en español. Soy italiano y quisiera señalar que ni la frase citada, "en América fue esclavista, pirata y ladrón de caballos", ni el concepto que expresa aparecen en el texto indicado en la referencia nº 15, que indica este enlace: https://www.sapere.it/sapere/pillole-di-sapere/italia-150/unita-d-italia-giuseppe-garibaldi-eroe-dei-due-mondi.html

Por lo tanto, creo que la frase debería suprimirse, a falta de otras fuentes fiables.

Alfredo dal Caldo 62.163.138.79 (discusión) 14:36 17 ene 2024 (UTC)[responder]